Presentato il Primo Rapporto Censis-Eudaimon. Le prestazioni preferite dai lavoratori? Quelle relative alla sanità (indicate dal 53,8% degli occupati), quelle relative alla previdenza integrativa (33,3%), poi i buoni pasto e la mensa aziendale (31,5%)
È questo ciò che emerge dal Primo Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale presentato a Roma.
In prospettiva il welfare aziendale potrà dare un grande contributo al benessere dei lavoratori. A regime si può stimare in 21 miliardi di euro il valore potenziale complessivo delle prestazioni e dei servizi di welfare aziendale, se questi strumenti fossero garantiti a tutti i lavoratori del settore privato: un valore pari a quasi una mensilità di stipendio in più all’anno per lavoratore.
Il 24,6% delle famiglie con figli minori preferirebbe ottenere prestazioni di welfare: asili nido, rimborsi per tasse scolastiche, campus e centri vacanze. (fonte: Vita.it)
In quest'ottica anche noi al Villaggio di Vicenza da fine anno 2017 abbiamo cercato di implementare il sistema di welfare aziendale. Cos'abbiamo proposto?
1. Yoga mattutino per gli operatori: ogni giovedì mattina un'insegnante qualificata si reca presso il centro diurno per una lezione rilassante di yoga. Iniziativa che ha subito incontrato il favore degli operatori che possono dedicare un'ora al benessere personale.
2. Gruppo di acquisto tra i dipendenti: sul modello dei gruppi di acquisto solidale già presenti nel nostro territorio, stiamo impostando il nostro gruppo di acquisto. L'idea è nata per favorire tutti i dipendenti che vogliono aderire e che spesso trovano difficoltà a ritagliarsi del tempo per acquistare i beni di prima necessità per le loro famiglie.
I principi che ci siamo prefissi sono stati principalmente l'acquisto di prodotti a km 0 con particolare attenzione alle cooperative sociali che prevedono l'inserimento lavorativo dei propri ospiti nella coltivazione e produzione degli alimenti. In seconda battuta si è ragionato sul prezzo, concordando di prediligere la qualità.
I principi che ci siamo prefissi sono stati principalmente l'acquisto di prodotti a km 0 con particolare attenzione alle cooperative sociali che prevedono l'inserimento lavorativo dei propri ospiti nella coltivazione e produzione degli alimenti. In seconda battuta si è ragionato sul prezzo, concordando di prediligere la qualità.
In questo momento siamo risuciti a mappare i produttori presenti nel territorio e presto partiremo con la selezione e l'acquisto dei prodotti.
3. Nido in famiglia: il servizio è situato presso un'abitazione che risponde a caratteristiche peculiari determinate a livello regionale; i bambini sono seguiti da operatrici qualificate assicurando loro cure familiari, inclusi i pasti e il riposo.
Il servizio, aperto al territorio, è previsto anche per i dipendenti del Villaggio che hanno bambini in età di nido. Pur non essendo un servizio completamente gratuito, l'idea incontra molte esigenze degli operatori turnanti nelle nostre case famiglia poichè offre una notevole flessibilità a livello orario e la garanzia di affidare i propri bambini a persone fidate e conosciute.