"Vicenza. Ahmad Joudeh, ballerino siriano di fama internazionale, sarà ospite del Villaggio Sos di Vicenza da mercoledì 31 ottobre a sabato 10 novembre. Nei giorni della sua permanenza a Vicenza terrà un workshop di danza moderna con 20 bambini e ragazzi dai 9 ai 17 anni del Villaggio Sos di Vicenza e 5 ragazzi del Villaggio Sos di Ostuni, dagli 11 ai 17 anni che, per l'occasione, saranno in città.
A conclusione del workshop, Ahmad Joudeh si esibirà insieme ai ragazzi dei Villaggi Sos sabato 10 novembre, alle ore 18.00 presso il Teatro Comunale della città di Vicenza.
Ahmad Joudeh
Nato nel 1990, è cresciuto in un campo profughi vicino a Damasco, in Siria. Ballare per lui non è solo una passione ma un atto di ribellione. Il suo motto è “danza o muori”. E non è una metafora: i terroristi hanno minacciato di decapitarlo semplicemente perché era un ballerino e insegnava la danza ai bambini. Ma lui non si è fermato e come ultimo atto di coraggio ha danzato al teatro romano di Palmira, dove si sono svolte tante esecuzioni capitali da parte degli estremisti. Oggi vive ad Amsterdam è attivo a livello internazionale come ballerino e coreografo portando ovunque il suo messaggio di speranza e libertà.
A gennaio 2018 si è esibito con Roberto Bolle durante “Danza con me”, spettacolo di Rai1 vincitore del premio miglior programma di intrattenimento a livello europeo dell’anno. La sua autobiografia “Danza o muori” uscirà a breve in Italia, edizioni DeA Planeta Libri. Ahmad sostiene da sempre SOS Villaggi dei Bambini con masterclass e spettacoli dedicati ai bambini accolti nei Villaggi SOS in Siria e in Italia."
E quindi, com'è andato lo spettacolo?
Volevo ringraziarvi di cuore. Sabato è stato speciale soprattutto per voi. Eravate tantissimi!
Ringrazio anche chi non è riuscito a partecipare e chi avrebbe voluto ma non ha potuto per mancanza di biglietti: non pensavamo di riempire un teatro così importante.
Dietro le quinte, poco prima dell’inizio, i ragazzi erano agitatissimi.. nessuno si aspettava di ballare davanti a quasi 400 persone, alcuni di loro pregavano altri erano muti!
Una volta sul palco si sono lasciati andare e hanno trasmesso tutta la loro energia con la danza. Alla fine dello spettacolo sono scoppiati in lacrime, risate e abbracci. Vederli così felici e sicuri di quello che avevano portato sul palco è stata sicuramente la ricompensa più grande.
Alcuni di noi si sono commossi dalla prima canzone, Inshallah. È stata una serata davvero speciale!
"Un bimbo che dorme sulla mia spalla
quelli attorno a noi, maledicono il mare.
Una madre ansiosa si impaurisce.
Chi può darle torto, chi può biasimarla?
Inshallah, Inshallah,
se è la tua volontà, così sarà
Inshallah, Inshallah,
se è la tua volontà..."