Lo scorso novembre quattro giovani del Villaggio Sos di Vicenza hanno partecipato con Sos Italia a uno scambio culturale a Innsbruck, in Austria, e nel vicino paese di Imst, 60 chilometri a ovest, per conoscere più da vicino la storia del “Sos-Kinderdorf International” (www.sos-childrensvillages.org), l'organizzazione “madre” alla quale aderiscono tutte le associazioni nazionali Villaggi Sos.
Il primo Villaggio Sos, infatti, fu fondato proprio a Imst nel 1949, da Hermann Gmeiner, per dare una risposta alla miseria conseguente alla guerra che coinvolgeva molti bambini bisognosi di cure. Dieci anni dopo c’erano già venti Villaggi Sos tra l’ Austria, la Germania, la Francia e l’Italia.
“Siamo arrivati in treno verso sera e ci hanno mostrato il posto dove avremmo dormito, in stanze molto belle, con un bagno grande”, racconta Yurij, 16 anni, uno dei ragazzi del Villaggio di Vicenza che ha partecipato allo scambio.
“Abbiamo potuto visitare Innsbruck e poi Imst, dove abbiamo incontrato altri ragazzi dei Villaggi Sos. Ad accompagnarci c'erano una guida austriaca e una ragazza che faceva l'interprete. Abbiamo ascoltato la storia del Villaggio Sos di Innsbruck e ci hanno spiegato le origini dei Villaggi Sos e la storia del suo fondatore, Hermann Gmeiner, che all'inizio di questo progetto era stato aiutato da alcune donne che l'hanno sostenuto nella costruzione del primo Villaggio Sos”.
“In alcuni momenti ci siamo confrontati con gli altri ragazzi, scambiando le nostre opinioni - continua Yurij -. Abbiamo stretto amicizia: eravamo in 10, quattro da Vicenza, tre da Roma e tre da Mantova. Abbiamo fatto un video insieme e condiviso da mangiare, anche se il cibo in Austria non è tanto buono, perciò io ho mangiato sempre vegetariano, la carne non mi ispirava. È stata un'esperienza molto utile e bella anche per conoscere meglio la storia dei Villaggi Sos che è un po' anche la nostra storia”.
In seguito alla fondazione, il rapido sviluppo dell'associazione a livello mondiale ha portato all'organizzazione di “SOS Children's Village International” nel 1960, che gestisce tutte le sedi internazionali da Innsbruck.
Al momento in Austria ci sono 11 Villaggi SOS e le corrispondenti Case dei Giovani SOS, 8 Asili SOS, 1 Centro di Formazione Professionale per le Educatrici Residenziali ed i Collaboratori SOS, 10 Centri di Sviluppo Sociale SOS e 1 Centro Medico SOS.
Sabato 16 dicembre si è tenuto un incontro con gli amici e colleghi di Agevolando presso il centro diurno nel nostro Villaggio.
Agevolando nasce dall’iniziativa di alcuni giovani che hanno trascorso parte della loro infanzia e della loro adolescenza “fuori famiglia”.
Opera nell’ambito del disagio sociale e della promozione del benessere e della partecipazione di minorenni e di neo-maggiorenni che vivono fuori dalla loro famiglia d’origine.
Nel corso del 2017 alcuni dei nostri ragazzi più grandi hanno preso parte al progetto "Care Leavers Network", dimostrando un grande interesse e coinvolgimento per i temi affrontati.
Il Care Leavers Network nasce come una rete informale di ragazzi ospiti ed ex-ospiti di comunità educative, famiglie affidatarie e case famiglia, coinvolti in un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva sostenuto e promosso dall’Associazione con la finalità di:
– promuovere attività di scambio e riflessione,
– proporre suggerimenti e idee per orientare le politiche e gli interventi concreti fondamentali da attuare nelle comunità,
– creare momenti di aggregazione, di confronto e arricchimento reciproco tra i partecipanti.
Durante l'incontro del 16 dicembre i colleghi di Agevolando hanno presentato ai ragazzi presenti le sfide e i risultati ottenuti durante il 2017: in particolare è recentemente stato approcvato l’emendamento per i neomaggiorenni “fuori famiglia” e un fondo triennale da 15 milioni di euro. Una giornata storica quella del 27 novembre, frutto di un anno di lavoro e scambio di idee che hanno visto coinvolti, tra gli altri, anche l'associaizone Agevolando e i nostri ragazzi.
Per il prossimo anno è previsto il proseguo della rete e il coinvolgimento di nuovi ragazzi accolti presso le nostre case famiglia. Gli auguriamo un buon lavoro e di poter raggiungere nuovi e sempre più grandi obiettivi!