Ogni anno quindi sono all'incirca 66mila i minorenni i cui genitori si separano e circa 31mila quelli i cui genitori divorziano (dati Istat 2015), per un totale di quasi 100mila bambini all’anno che vivono un mutamento così radicale della propria famiglia e della propria vita.
Numeri a cui vanno aggiunti i figli delle coppie non coniugate che si lasciano, dati che non vengono rilevati statisticamente.
L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha presentato oggi la Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori, dieci punti elaborati con la collaborazione di esperti e dei ragazzi stessi attraverso la Consulta dei ragazzi costituita da diciotto under 17 provenienti da scuole medie e superiori, rappresentanze studentesche, gruppi scout, oratori e federazioni sportive.
Ecco quindi il decalogo:
1. I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori.
2. I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età.
3. I figli hanno il diritto di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori.
4. I figli hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti.
5. I figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti.
6. I figli hanno il diritto che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori.
7. I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori.
8. I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi.
9. I figli hanno il diritto di essere preservati dalle questioni economiche.
10. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano.
Leggi l'articolo completo su Vita.it
Nasce da un’idea del famoso chef canadese Jagger Gordon, impegnato da anni in iniziative per combattere la fame e lo spreco alimentare. Il supermarket solidale vende cibo che altrimenti andrebbe buttato e chi non può permettersi di pagare può avere il cibo gratis.
Gli scaffali del supermarket, che si chiama Feed it Forward e ha aperto a metà giugno, sono pieni di prodotti che sarebbero altrimenti destinati alla discarica. Si tratta di cibo donato da grandi supermarket della zona, contadini, panetterie e distributori, che non lo possono vendere per vari motivi: perchè è ammaccato, o ha una forma non conforme agli standard estetici, perché è cibo in eccedenza, o vicino alla scadenza, e pertanto non può essere venduto.
Il famoso chef canadese Jagger Gordon, fondatore del supermarket, e attivista che combatte la fame e lo spreco alimentare, dà via al programma non profit Feed It Forward che aiuta canadesi bisognosi, servendo loro pasti in tutta Toronto recuperando cibo che altrimenti sarebbe stato destinato alla spazzatura e l’anno scorso ha aperto un ristorante temporaneo, per otto mesi, con lo stesso concetto del pay-what-you-can(paga quello che puoi).
Nel supermarket Feed It Forward si è incoraggiati a prendere solo quello di cui si ha effettivamente bisogno e ci sono alcune limitazioni al concetto di paga quello che puoi, nel senso che per esempio le famiglie possono comprare cibo che duri loro un solo giorno, per evitare che si esauriscano le scorte del supermarket. E al momento del check out bisogna fornire il proprio nome e informazioni di contatto, insieme ai dettagli di quello che è stato preso nel negozio.
La mission del supermarket non è certo quella di fare profitto: si tratta di un’iniziativa mossa da mero spirito di altruismo per combattere la fame e educare il pubblico al problema dello spreco alimentare in Canada.
L'articolo completo su Vita.it