I minori stranieri non accompagnati che sono collocati nelle varie strutture della regione sono ragazzi dai 15-16 anni ai 18.
L'affido di uno (o più) di questi ragazzi consiste nell'ospitarlo in casa propria 24 ore su 24 fino al raggiungimento della maggiore età (ed eventualmente anche oltre se lo si desidera e le condizioni burocratiche lo consentono) e aiutarlo ad imparare la nostra lingua, guidarlo nella conoscenza e apprendimento delle nostre abitudini di vita, nella gestione del denaro, nell'uso dei servizi, nell'apprendere l'insieme di diritti e doveri che regolano il nostro sistema, al fine di favorirne il più possibile l'integrazione sociale.
Questi ragazzi sono arrivati in Italia dopo molte traversie e, generalmente, sono più maturi e indipendenti rispetto ai loro coetanei, quindi non necessitano di un rapporto genitoriale "stretto" come comunemente lo intendiamo in Italia.
Hanno più bisogno di una persona o una famiglia "amica" che affettivamente e praticamente li aiuti ad inserirsi nella nostra società, o permetta loro di integrare nei loro schemi mentali usi e costumi occidentali (dato che potrebbe anche succedere che il loro progetto migratorio li porti poi in altri paesi europei).
Per i single o famiglie affidatarie è prevista una quota mensile per il sostentamento del ragazzo.
E' possibile attuare anche una forma più leggera di affido (dal lunedì al venerdì o nel week-end ad esempio) da studiare caso per caso in base ai bisogni del ragazzo e dell'ospitante.
Nel corso tratteremo questi ed altri temi e la partecipazione non è assolutamente vincolante rispetto alla decisione di concretizzare un affido vero e proprio.
VI ASPETTIAMO!
L'iniziativa è promossa da Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari); si tratta di un documento in cui sono precisate le iniziative che devono essere adottate per fare in modo che le bambine e le ragazze possano crescere senza dover subire pregiudizi e possano partecipare attivamente alla vita sociale, economica, politica e culturale.
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne copromettano l'equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell'infanzia e dell'adolescenza femminile
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, nè tantomeno strumento, di pubblicità per l'apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.